A Luca Zingaretti il Premio Govi 2016

Martedì 21 giugno a Palazzo Tursi la consegna del Premio Govi a Luca Zingaretti da parte del Sindaco Marco Doria, in un salone di rappresentanza gremito come solo nelle grandi occasioni. Prima della cerimonia l’attore ha visitato la mostra 'Gilberto Govi, l'attore, la maschera, il genovese', allestita alla Loggia di Banchi, accompagnato da Eugenio Buonaccorsi,storico del teatro e coordinatore delle celebrazioni goviane, e dall'assessore alla cultura Carla Sibilla. Zingaretti “Genova è una città che sento misteriosamente familiare”

Entravo da una porta stretta, /di nottetempo, e il mare /io lo sentivo bagnare/la mia mano– la cieca/anima/che aveva fretta/e, timida, perlustrava/ il muro, per non inciampare (...). Stupisce tutti Luca Zingaretti, quando, dopo aver ammesso la propria emozione “anche se si dà per scontato che per un attore sia facile parlare in pubblico”, inforca gli occhiali e legge la poesia Didascalia di Giorgio Caproni.  “Quando l’ho letta per la prima volta, ero al primo anno dell’accademia, avevo 19 anni e non l’ho più scordata”.

“Ricevere questo premio – ha detto l’attore - mi fa particolamente piacere per tre motivi: è dedicato a un grande attore, viene da Genova, la città da cui si è partiti per conoscere il mondo, e una città che mi è sempre stata misteriosamente familiare”.

Il Sindaco Marco Doria, prima di dare lettura della motivazione del premio, si è soffermato sull’importanza del rapporto tra lingua e dialetto che ha caratterizzato il premio, istituito dall’amministrazione comunale nel 1989, su iniziativa di alcuni critici teatrali, per onorare la memoria di un grande attore. “Dopo alcuni anni in cui non è stato conferito, il Premio Govi è stato fatto uscire dal letargo, così com’è avvenuto con il Premio Paganini, e rilanciato da questa amministrazione che ne ha affidata la conduzione a chi di recitazione se ne intende, il museo Biblioteca dell’Attore”.  

E’ il professor Eugenio Buonaccorsi, storico del teatro e dello spettacolo e coordinatore del Premio Govi, a illustrare la carriera di Luca Zingaretti, vincitore di questa ventunesima edizione del Premio dedicato all’attore che è stato simbolo di Genova, a cinquant’anni dalla sua scomparsa.

“Luca Zingaretti utilizza la parlata siciliana nel personaggio del commissario Montalbano, così come Govi utilizzava il dialetto genovese, e riesce a recitare ‘dialettale’ al di là delle parole, esprimendo una sicilianità fortissima" ha detto Buonaccorsi.

Ma non c’è solo questo nelle motivazioni che hanno portato la Giuria ad assegnargli il Premio Govi: “Il lavoro che ha fatto nel teatro e nel cinema e una certa idea di teatro civile, impegnato a gettare uno sguardo sul mondo e a cercare di interrogarlo” ha agigunto lo storico del teatro e dello spettacolo. 

Buonaccorsi ha quindi citato lavori teatrali di cui Zingaretti è anche regista, tra cui La torre d’avorio e The Pride - quest’ultimo andato in scena alla Corte nel febbraio 2016 -, che testimoniano ‘un’istanza etica’ nell’affrontare temi come l’identità, i pregiudizi, l’omosessualità. Una parte importante della sua attività registica è dedicata al cinema documentario, mentre come attore è stato protagonista al cinema in film di registi del calibro di Faenza, Martone, fratelli Taviani, Montaldo e molti altri.

Dopo la consegna formale della pergamena con la motivazione del Premio, all’attore è stato donato dal maestro Raimondo Sirotti il quadro “Il mare d’inverno”.

“Grazie alla città di Genova perché esiste - ha detto infine Zingaretti - e perché è benefico tornarci, anche se ogni tanto, come faccio io”.

21 giugno 2016
Ultimo aggiornamento: 21/06/2016
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