ILLUMINIAMO IL FUTURO a Palazzo Tursi martedì 5 aprile

Riflessioni sulla povertà educativa determinata anche dalla povertà economica e presentazione del protocollo d’intesa sottoscritto dal Comune di Genova con Save the Children Italia Onlus. Sono questi, insieme all’illustrazione delle iniziative di contrasto messe in atto dall’Amministrazione contro questo fenomeno, i temi dell’incontro Illuminiamo il futuro – Il Punto Luce di Genova in programma domani, martedì 5 aprile dalle ore 9 alle 13 nel salone di rappresentanza di Palazzo Tursi. Emanuela Fracassi, assessore alle Politiche socio sanitarie del Comune di Genova, aprirà il convegno con un intervento dedicato al contrasto alla povertà educativa nella prospettiva nazionale e locale. All’evento, moderato dal vicepresidente del municipio Medio Ponente Fabrizio Gelli, interverranno anche Riccardo Damasio della direzione Scuola e politiche giovanili del Comune, Annapaola Specchio del dipartimento Povertà ed emergenza di Save the Children Italia Onlus, Eleonora Gallina dell’ambito territoriale sociale 36 del municipio Medio Ponente, Tommaso Ricci e Gaia Fiorni coordinatori di Punto Luce Merlino, Federico Barbieri, Laura Pellegrini e Maddalena Agave. Per contrastare questo fenomeno che colpisce i minori, il Comune di Genova sviluppa su più fronti un programma di azioni concrete e di sistema che prevedono supporto educativo, laboratori, attività sportive e di socializzazione svolte, con il supporto fornito da educatori dell’Uisp, nel “Punto Luce” di via Galliano 16. Da tempo in ogni municipio genovese esiste una rete comprendente scuole, sanità e terzo settore nella quale l’Amministrazione svolge un’azione di facilitazione favorendo convergenze di obiettivi e di conoscenze. La povertà educativa è la privazione da parte dei bambini e degli adolescenti della possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni. Questa privazione compromette il presente e il futuro del bambino che, una volta adulto, rischia di finire ai margini della società e del mondo del lavoro. Come in un circolo vizioso, la povertà educativa alimenta quella economica, e viceversa trasmettendosi spesso di generazione in generazione. Per questi motivi il governo, attraverso l’istituzione di un fondo dedicato, l’ha inserita in via sperimentale nella legge di Stabilità per gli anni 2016-2017-2018. Dal rapporto di Save the Children Illuminiamo il futuro 2030 - Obiettivi per liberare i bambini dalla povertà educativa, pubblicato a settembre 2015, emerge che quasi il 25% dei quindicenni è sotto la soglia minima di competenze in matematica e quasi 1 su 5 in lettura; percentuale che raggiunge rispettivamente il 36% e il 29% fra gli adolescenti che vivono in famiglie con un basso livello socio-economico e culturale. Il 48,4% dei minori tra 6 e 17 anni non ha letto neanche un libro nell’anno, il 69,4% non ha visitato un sito archeologico e il 55,2% un museo ed il 45,5% non ha svolto alcuna attività sportiva.